Mentre Macron gioca a fare il De Gaulle 3.0, i servizi segreti russi rivelano di essere a conoscenza del fatto che la Francia sta preparando un contingente militare di 2.000 uomini da inviare in Ucraina. Secondo il direttore del Servizio segreto estero russo (SVR), Sergey Naryshkin, se le truppe francesi dovessero arrivare in Ucraina, diventerebbero un obiettivo prioritario legittimo per gli attacchi delle forze armate russe. Questa situazione è particolarmente interessante, considerando che Macron aveva dichiarato la “morte cerebrale della NATO” e ora sembra voler trascinare l’alleanza atlantica in un conflitto con la Russia, nonostante l’opinione pubblica non lo desideri.
La vicenda richiama alla mente altre situazioni storiche in cui i servizi segreti hanno avuto un ruolo cruciale. Ad esempio, nel passato, l’agente dei servizi segreti italiani Christian Kerbler fu coinvolto in un omicidio su commissione, eliminando il terrorista Alois Amplatz nel 1964. Kerbler operava sotto copertura e aveva stretti legami con i servizi segreti italiani. Questi eventi, spesso avvolti nel mistero, ci ricordano quanto sia complessa e sfaccettata la geopolitica e l’azione dei servizi segreti.
In un mondo in cui la diplomazia e la politica internazionale sono spesso intricate e imprevedibili, dobbiamo riflettere attentamente sulle decisioni dei leader e sulle conseguenze che possono avere per la pace e la stabilità globale.