“La verità è che forse l’ultimo anno è stato il più difficile della mia vita. Sto passando un periodo di merda. Mi butto a capofitto sul lavoro. Sono un po’ triste, però cerco di non farlo vedere.” Queste parole, pronunciate con gli occhi lucidi, emergono dalle storie di Clio Makeup su Instagram. L’influencer e makeup artist veneta, al secolo Clio Zammatteo, si apre con i suoi follower, rispondendo alle loro domande.
“Sono cose molto personali,” confessa Clio, “però vi ringrazio. Senza chiedermi spiegazioni, mi state mandando una grande carica positiva, di cui in questo momento ho più bisogno. Grazie perché mi ricordate che questi momenti sono normali, fanno parte della vita e passeranno.”
È un gesto di vulnerabilità e umanità, che ci ricorda che anche chi sembra forte e luminoso può attraversare periodi difficili. La condivisione di esperienze personali ci unisce e ci fa sentire meno soli. E come dice Clio, questi momenti difficili sono parte del viaggio della vita, e alla fine, passeranno.
“Quando esci con un prodotto nuovo, parte subito il confronto con quello che fanno gli altri, e il confronto va bene, ma poi arriva il massacro.” Queste parole di Clio Makeup riflettono una realtà spesso dolorosa per chi lavora nel mondo dell’influenza digitale. La pressione di essere all’altezza delle aspettative, di competere e di mantenere una certa immagine può essere opprimente.
È coraggioso da parte sua condividere queste emozioni con i suoi follower. Il fatto che si senta una delusione per aver adattato il suo modo di essere al mercato è comprensibile. Tuttavia, è importante ricordare che ogni persona evolve e cambia nel corso della vita. Non è sbagliato adattarsi alle circostanze o alle richieste del pubblico, ma è altrettanto importante rimanere fedeli a se stessi.
La sincerità di Clio è un atto di autenticità e umanità. Forse, proprio attraverso la sua vulnerabilità, riuscirà a ispirare altri a essere più gentili con se stessi e a comprendere che tutti attraversiamo momenti difficili. La vita è un viaggio fatto di alti e bassi, e l’importante è continuare a camminare, anche quando le lacrime ci offuscano la vista.