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Roma, Casal Palocco. Cinque ventenni, una Lamborghini noleggiata e un telefonino per riprendere la folle corsa per una “challenge”: stare al volante per 50 ore alternandosi alla guida, prima uno e poi un altro e poi un altro ancora. Ma la “bravata” si trasforma in tragedia, il giovane alla guida perde il controllo e si schianta a forte velocità contro una Smart su cui viaggiavano una donna con i due figli di 5 e 3 anni. Uno schianto micidiale, in cui Manuel, il bimbo più grande, perde la vita.

I soccorsi tempestivi non sono bastati, il piccolo è stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale al Grassi di Ostia dove, però, è giunto cadavere. Non sono invece in pericolo di vita la madre e l’altra figlia. La piccola è stata trasferita dall’ospedale Sant’Eugenio al Bambino Gesù. Le sue condizioni generali sono buone, ma resta in osservazione. La madre, Elena Uccello 28 anni, invece, resta ricoverata al Sant’Eugenio: ha contusioni ed è ancora in forte stato di shock. Con lei c’è il marito, il padre e gli altri familiari accorsi dopo l’incidente.

L’impatto tra la Lamborghini e la Smart FourFour è stato violentissimo: le due vetture si sono scontrate verso le 14.45 a un incrocio di Casal Palocco, frazione residenziale dell’Agro romano, in un tatto di strada su cui in passato si erano già verificati altri incidenti mortali. Secondo i primi rilievi condotti dalla polizia locale di Roma Capitale, la Smart è stata colpita sulla fiancata destra, proprio dove era seduto il bambino, che è stato rianimato e trasportato in condizioni disperate all’ospedale dove poi è deceduto.

I cinque giovani sulla Lamborghini sono stati fermati dalle forze dell’ordine arrivate sul luogo dell’incidente, in via Aristonico di Alessandria, per effettuare i rilievi. La procura di Roma affiderà una consulenza tecnica al fine di accertare a che velocità stesse viaggiando la Lamborghini.
Il conducente positivo ai positivo ai cannabinoidi

Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini è risultato positivo ai cannabinoidi. Il giovane è iscritto nel registro degli indagati per i reati di omicidio stradale e lesioni. Non sono invece al momento iscritti sul registro degli indagati dalla procura di Roma – i magistrati sono coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino – gli altri quattro che si trovavano nella vettura, ma nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare, poi, sui social – alcuni fanno parte del gruppo ‘TheBorderline’ – per una ‘sfida’ online incitando il ragazzo alla guida.
Ma cosa è ‘TheBorderline’?

Si tratta di un gruppo di giovani che, su canali YouTube e TikTok, pubblicavano sfide devastanti all’insegna del pericolo. Esattamente come quella di ieri pomeriggio. Vito Ioiacono, uno dei tre youtuber che si trovavano a bordo della Lamborghini ha pubblicato sul suo profilo Instagram un messaggio rivolto alla famiglia della vittima: “Salve, il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima”.

Gualtieri: vicino al dolore della famiglia

“Mi unisco al dolore dei familiari del piccolo che ha perso la vita nel tragico incidente di oggi a Casal Palocco. Mi auguro che la madre e la sorellina possano rimettersi presto e che le forze dell’ordine accertino quanto prima le responsabilità di quanto è accaduto”, ha scritto in un tweet il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Dall’inizio dell’anno 64 morti sulle strade di Roma

E l’incidente di ieri è l’ennesima puntata di una strage silenziosa che fa registrare numeri da capogiro: sono 64, compreso il piccolo Manuel, le vittime in incidenti stradali a Roma e provincia dall’inizio del 2023 al 2 giugno, ultimo dato disponibile.

Probabilmente, da quella data, la triste conta è cresciuta ulteriormente. Metà delle persone decedute si trovava alla guida di un motociclo, mentre i pedoni travolti e uccisi sono stati sedici. Alto anche il numero di feriti, che al momento si attesta su oltre 8 mila, e tanti anche i pedoni investiti e uccisi su strada che, nonostante le campagne sulla sicurezza stradale e sulla guida consapevole, continuano ad aumentare: il 2022 ha registrato 307 morti, contro i 271 dell’anno precedente.
Salvini: “Punizioni esemplari”

“Noi possiamo anche studiare, proporre ed approvare un nuovo Codice della Strada, come stiamo facendo, aumentando educazione, controlli e sanzioni, per proteggere e salvare vite sulla strada. Ma di fronte a certa stupidità, che si trasforma in tragedia, ci si può solo fermare. Sperare in punizioni esemplari (rimuovendo anche le pagine social ai responsabili), pregare per chi non c’è più, abbracciare chi è sopravvissuto”. Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commenta la tragedia
Piantedosi: “Occorre azione culturale”

“È un tema molto grave, tema di carattere repressivo si incrociano con quelli della prevenzione. Ci stiamo lavorando anche con il ministro Salvini e ritenitramo, al pari di altri problemi, che all’azione di prevenzione e repressione vada affiancata una consistente azione di carattere culturale e divulgativa sui rischi che si corrono con certi comportamenti”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervistato a Sky Tg24.
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