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RAGAZZA FLIRTA SU TINDER E SI RITROVA IN UN INCUBO

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TAROCCHI GRATIS NEWSDue chiacchiere su Tinder, qualche complimento, un veloce scambio di fotografie e tanta voglia di conoscersi dal vivo. […]

TAROCCHI GRATIS NEWSDue chiacchiere su Tinder, qualche complimento, un veloce scambio di fotografie e tanta voglia di conoscersi dal vivo. Ma quando Giorgia (nome di fantasia) è arrivata all’appuntamento ha trovato una brutta sorpresa. «Quel pomeriggio del 2020 si è presentato un uomo di media statura con i capelli lunghi – racconta la 43enne in aula – diceva di chiamarsi Alessandro, ma non aveva nulla a che vedere con l’uomo delle foto che mi erano state inviate». Per lei è uno shock e non si fida nemmeno a scendere dalla macchina. «Ho rimesso in moto l’auto e me ne sono andata, sono scappata – spiega la vittima – mentre lui continuava ad insultarmi pesantemente». A processo con l’accusa di minacce e sostituzione di persona ci è finito Federico G., 40enne romano. Ma durante l’udienza di martedì scorso, Giorgia spiazza tutti quando viene chiamata a riconoscere l’imputato seduto in aula 23 del tribunale monocratico di Roma: «Non è lui. Non è la persona che volevo denunciare. Non è l’uomo che si è presentato all’appuntamento quel giorno». L’avvocato della difesa, quasi incredula, chiede alla donna di ripetere quello che ha detto più lentamente. Dopo quel brutto incontro per la vittima, madre single di due bambini, è iniziato l’incubo. Messaggi dal contenuto indicibile, chiamate nel cuore della notte e poi decine di foto pornografiche. Proprio a lei sempre così attenta e scrupolosa nel salvaguardare la sua privacy e la tranquillità dei suoi figli. «Il telefono suonava in continuazione – racconta la donna in lacrime davanti al giudice – io non aprivo i messaggi ma vedevo l’anteprima di quelle fotografie oscene». E il problema è che provenivano da decine di uomini diversi. Solo la sera dell’incontro, ha spiegato di essere stata contatta da circa trenta persone. Poi, un paio di giorni dopo, si fa forza e decide di contattare uno di quegli uomini che le avevano scritto per chiedere spiegazioni. Lui le rivela di aver trovato il suo contatto su un altro sito di incontri: Badoo. E così Giorgia scopre che qualcuno ha aperto un profilo fake a suo nome e con le sue foto. «Ero terrorizzata – racconta – avevo il timore che quelle foto potessero arrivare ai miei figli o ai miei parenti». Così si rivolge ai carabinieri fornendo le poche informazioni che ha a disposizione e racconta tutta la vicenda. Partono le indagini della polizia postale. Si risale al numero associato agli account ed ecco che si arriva a Federico G., ora imputato nel processo. È emerso che era intestato a sua moglie il numero di cellulare utilizzato per comunicare con la vittima e per aprire i profili di Tinder prima e poi quello di Badoo con le foto della vittima. Il 40enne tenta di trovare una spiegazione a questo apparente equivoco e riferisce al giudice che l’uomo che si è presentato all’appuntamento con Giorgia potrebbe essere Alessandro R., ovvero l’ex fidanzato di sua moglie (il nome coincide con quello con cui si era presentato su Tinder).CONTINUA A LEGGERE SU TAROCCHI GRATIS

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