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IL RACCONTO DI VINCENZO CARMINE LEONE SULLA MORTE DI CRISTINA FRAZZICA

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Quando hanno visto la grossa imbarcazione che puntava contro il loro kayak, hanno avuto solo il tempo di urlare. L’impatto […]

Quando hanno visto la grossa imbarcazione che puntava contro il loro kayak, hanno avuto solo il tempo di urlare. L’impatto è stato devastante. La canoa è stata sbalzata a una quindicina di metri e Cristina Frazzica, 30 anni, è morta sul colpo. È la dinamica della tragedia che si è verificata nel pomeriggio di domenica a Posillipo, nelle acque antistanti Villa Rosebery, la residenza estiva del Presidente della Repubblica. La ragazza era insieme con un amico, il 33enne Vincenzo Carmine Leone, avvocato penalista di San Giovanni a Teduccio.

Il racconto del giovane avvocato è drammatico: «Eravamo sul kayak, lei seduta davanti, io dietro. Girandosi, si è accorta dell’arrivo dello yacht. Ha avuto solo il tempo di urlare. Io mi sono lanciato in acqua in maniera istintiva. Credo che l’imbarcazione mi sia passata sopra».

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e omissione di soccorso. Quando il 33enne è riemerso si è reso subito conto che Cristina non ce l’aveva fatta. Era riversa in acqua a faccia in giù e c’era sangue. Il giovane avvocato era sotto choc. Ha raccolto tutte le sue forze per raggiungere la canoa e cercare aiuto. Un’altra imbarcazione ha notato l’uomo che si sbracciava e lo ha soccorso, allertando anche la Capitaneria di porto.

Nel giro di pochi minuti il corpo di Cristina Frazzica è stato ripescato. Dell’imbarcazione che ha speronato il kayak non ci sono tracce, ma c’è un dettaglio inquietante al vaglio della Procura che ha aperto un’inchiesta sull’incidente. Non è escluso che chi guidava lo yacht non si sia neanche accorto di aver travolto il natante a remi. Un’ipotesi confermata anche da Vincenzo Carmine Leone: «La barca aveva le murate altissime, non riuscivo a vedere chi fosse alla guida. Potrebbe anche non averci visto».

Cristina era una laureata in Biotecnologie e si trovava a Napoli per frequentare da allieva il percorso di alta formazione PharmaTech Academy. Il tirocinio sarebbe terminato a luglio. […] Cristina Frazzica, nata a Taurianova, in Calabria, ha vissuto a Voghera e, come raccontano le tante foto sui suoi profili social, da un po’ di mesi era a Napoli. «Non sarai mai pronto davvero. Buttati». Nella sua ultima storia su Instagram ha raccontato la vista del bellissimo scorcio di Posillipo che poteva osservare dal kayak. Quello con il quale stava facendo un’escursione. L’ultima.

Preso il proprietario del gommone killer. Individuata e in fase di recupero e di sequestro l’imbarcazione ritenuta responsabile del grave incidente costato la vita a Cristina Frazzica, 31 anni deceduta dopo essere stata investita nel pomeriggio di domenica scorsa mentre era su un kayak insieme con l’amico avvocato nelle acque di Posillipo, a Napoli.

Le immagini dei sistemi di video sorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery ma non abbastanza chiare per consentire una individuazione certa avevano però fornito la dinamica dell’accaduto e su questo hanno lavorato gli investigatori della polizia giudiziaria e della Procura.

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